Gli pareva che dal suo ventre aperto come una melagrana azzurra, senza dolore ma con crescente eccitazione sorgesse dapprima un tenue arbusto: le sue radici salivano dalla terra lungo i piedi e le gambe di Tantalo e l'arbusto cresceva lentamente e diventava un tronco alto, chiomato; con rami carichi di frutti si tendeva timido verso il sole. Nelle viscere, dove lo sentiva, gli spuntavano astri e comete e la testa, sempre più leggera, s'assottigliava confondendosi con l'etere.
(da Leggenda, 1981)
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